Luigi Mercandelli - Pietra d'inciampo

Indirizzo: Piazza Giacomo Matteotti, 7, 20835 Muggiò MB, Italia

Nato il 21 luglio 1912 a Rudiano (BS), residente a Muggiò in via Desio 2, attuale via Libertà. Lavorava alla Gerli di Cusano Milanino, azienda produttrice di rayon, con la mansione di portinaio. Era sposato con Paola Corsini e padre di 5 figli. Mercandelli era particolarmente attivo all'interno della fabbrica nella propaganda antifascista e nel sostegno ai partigiani del luogo. Partecipò anche ad alcune azioni di recupero armi, alcune delle quali erano seppellite nel proprio orto.

Una spia che agiva per conto delle autorità fasciste lo denunciò assieme ad altri lavoratori dell'azienda. Fu prelevato il 2 aprile 1944 direttamente a casa e portato immediatamente a San Vittore e poi tradotto a Mauthausen il 16 aprile '44 e immatricolato col numero 63769; trasferito poi a campo di Gusen il 16 maggio, molto fortunosamente riuscì a sopravvivere e a rientrare in Italia.

Il figlio ricorda:

Papà raccontò che nelle ultime settimane nel lager era stato adibito al carico dei cadaveri nei forni crematori; un'esperienza che lo segnò, diceva che certe volte furono costretti ad inserire negli inceneritori dei corpi che respiravano ancora. La sua salvezza paradossalmente fu un tedesco, che nei giorni dell'evacuazione del campo, nascose i tre o quattro uomini che erano adibiti a quell'orrenda funzione e che erano destinati ad essere uccisi per non lasciare testimoni. Non si sa per quale motivo lo fece, sta di fatto che mio padre si salvò. Quando tornò a casa però era uno straccio, irriconoscibile. Fu ricoverato per parecchio tempo al sanatorio di Vialba a Milano e anche dopo la dimissione le cure e le medicine non finirono mai.