La Città di Muggiò saluta Mario Teruzzi

Pubblicato il 22 febbraio 2018 • Comune

Il discorso del Sindaco, Maria Fiorito, ai funerali di Mario Teruzzi, dipendente del Comune di Muggiò da 35 anni.

Mario Teruzzi è stato per tanti di noi un caro amico, sicuramente per tutti un collega serio, ma dotato di quel sottile senso dell’ironia con cui molto spesso riusciva a strappare un sorriso ai suoi colleghi.

Ecco, il mio breve intervento vuole rendergli omaggio e desidera farsi interprete dei sentimenti dell’amministrazione tutta che con lui perde un prezioso collaboratore, che ha operato nella nostra città per ben trentacinque anni, sempre nello stesso settore: la pubblica istruzione.

Io l’avevo conosciuto quando - all’inizio della mia carriera d’insegnante - Mario per me era l’ufficio scuola, insieme poi a tante altre persone che vedo qui oggi al funerale. Per trentacinque anni sempre nello stesso settore, nella pubblica istruzione, senza mai assentarsi, se non assai raramente, spesso timbrando il cartellino di buon mattino, alle 7.30. A quell'ora era già attivo dietro la sua scrivania a compiere il proprio dovere.

Noi ricordiamo e ricorderemo per sempre Mario Teruzzi, per aver svolto con dedizione, scrupolo e competenza la propria attività professionale al servizio della collettività, distinguendosi sempre per professionalità, per impegno, per spirito di abnegazione, per diligenza, puntualità e cortesia, nonché per la capacità di relazionarsi con gli altri creando un bel clima di collaborazione. Non ha mai avuto una discussione con nessuno Mario. Un efficace clima di collaborazione e condivisione, un punto di riferimento, rimandando ai cittadini sempre un’immagine positiva e un’immagine bella dell’attività del nostro Comune

Allora per questo noi non possiamo che dirgli grazie. Grazie Mario, la Città che hai servito ti è riconoscente e ti saluta stringendosi attorno a te e a tuoi cari in un forte abbraccio e ti dedica un pensiero di Nabokov:

“La vita è sempre una grande sorpresa, non vedo perché la morte non potrebbe esserne una ancora più grande”

Io lo voglio ricordare così con il suo sorriso che aspetta di accogliere questa sorpresa ancora più grande.


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